Tutto quello che non sai sul business dei numeri a pagamento

Il business dei numeri a pagamento è poco conosciuto dal grande pubblico, che spesso usufruisce dei servizi senza avere ben chiaro con cosa ha a che fare. I numeri a pagamento, noti anche come numeri premium, numeri speciali o numeri a valore aggiunto, o come numeri a sovrapprezzo o numeri vas (acronimo che sta per Value Added Service), sono i numeri differenti rispetto ai prefissi di rete mobile o di rete fissa che si caratterizzano per una tariffa maggiorata. Nel nostro Paese, il ricorso a tali numerazioni è disciplinato da una delibera dell’AGCOM, che impone che ogni prefisso a valore aggiunto – per esempio, gli 893, gli 894, gli 895, gli 899, e così via – sia usato solo per servizi specifici.

In particolare, i numeri con prefisso 899, che in totale sono composti da nove cifre, sono destinati a servizi di intrattenimento di vario genere: può trattarsi, per esempio, di linee hot, ma anche di giochi, di caselle vocali, di cartomanzia (vedi qui un esempio di sito di lettura tarocchi al telefono), di pronostici, eccetera. Dai servizi di meteorologia ai servizi editoriali, dalle consulenze di tipo economico alle suonerie, dai loghi alle manifestazioni a premio, dai servizi di astrologia a quelli di conversazione, dai televoti ai sondaggi di opinione, dalla formazione professionale alle consulenze di carattere sanitario, ce n’è per tutti i gusti. Di default sono disabilitati rispetto alla rete fissa, ma ovviamente gli utenti hanno la possibilità di farli riattivare inviando una richiesta ad hoc al proprio gestore telefonico. Non ci sono limitazioni di alcun genere, invece, per ciò che riguarda le reti mobili.

I numeri a pagamento come gli 899 possono avere una tariffa flat, vale a dire fissa, stabilita in anticipo: in questo caso si paga una determinata cifra che non dipende dalla durata delle chiamate. Se, invece, il costo è proporzionato al numero di minuti delle telefonate, si parla di tariffe minutarie. In ogni caso, è previsto un costo massimo che non può essere superato quando si chiamano gli 899, ed è di 12 euro e 50 centesimi più Iva: nel momento in cui il tetto massimo di spesa viene raggiunto, si disconnette la chiamata in automatico.

Ovviamente, chi offre dei servizi tramite i numeri a pagamento ottiene un certo guadagno. Tale guadagno, tuttavia, viene ripartito tra varie parti: ci sono, infatti, le commissioni che devono essere trattenute dai gestori telefonici, e che in media corrispondono a metà della cifra spesa da chi chiama. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che con un 899 si ha a che fare – in sostanza – con un normale trasferimento di chiamata, con la telefonata che viene trasferita dalla centrale al numero di chi risponde. Per attivare questi numeri speciali non c’è bisogno di autorizzazioni di alcun genere né di permessi speciali: tutto ciò di cui si ha bisogno, al di là di un telefono e di un documento di identità, è una partita Iva, per registrare i guadagni in maniera regolare. Essa, infatti, è fondamentale perché possano essere emesse le fatture con le quali incassare i guadagni ottenuti mese dopo mese nel rispetto delle norme.