Come usare il capotasto per chitarra

Il capotasto è una delle parti più importanti della chitarra punto la sua funzione è quella di bloccare e tenere spese tutte le corde della chitarra, che siano sei o anche di più. Esistono due tipi di capotasto: il capotasto fisso oppure quello mobile. Il capotasto fisso e quello posto direttamente sulla chitarra, opposto al ponte e precisamente collocato tra la paletta e il braccio della chitarra.

Il capotasto mobile, invece, è uno degli accessori meccanici più importanti e più utilizzati per un miglior uso della chitarra. Questo può essere agganciato al manico tramite diverse tipologie di attrezzi come elastici, molle, o addirittura bulloni. Esistono infatti i capotasti detti a pinza, che sono facilmente posizionabili e si possono spostare altrettanto facilmente durante l’esecuzione di un brano e i capotasti a staffa che invece necessitano di essere regolati tramite una vite posizionata sul retro.

La funzione però resta sempre quella di accorciare la lunghezza delle corde in modo da creare una sorta di finto capotasto fisso. Il capotasto mobile va posizionato appena prima della barretta metallica di circa un millimetro, non sopra, altrimenti non si avrà mai l’effetto desiderato. Il capotasto mobile serve principalmente per cambiare la tonalità ad un brano musicale senza dover ricorrere a particolari strumenti esterni.

Il capotasto mobile può essere spostato senza alcun tipo di problema su qualunque tasto della chitarra è in qualunque parte del manico in modo da riuscire a trovare la giusta tonalità da utilizzare. Molto spesso capita di dover cambiare la tonalità di una canzone per accompagnare un cantante e quel capotasto mobile questo non è più un problema. Quando si va a posizionare il capotasto sulla chitarra si viene a creare un vero e proprio nuovo capotasto fisso, al di sopra del quale vi sono le corde cosiddette a vuoto che servono a produrre note più alte. L’altezza delle note non varia di molto, circa di un semitono per ogni tasto.

Il capotasto, quindi, va utilizzato soltanto se la canzone richiede l’utilizzo delle corde a vuoto. Molto spesso però il capotasto è utilizzato con scopi diversi a seconda della volontà del chitarrista; alcuni, ad esempio, lo utilizzano posizionandolo sopra oppure molto vicina i tasti più alti, in modo da regalare più sonorità al suono della chitarra, quasi facendolo avvicinare a quello di un mandolino. Inoltre il capotasto è spesso utilizzato quando i chitarristi sono più di uno poiché, mentre al primo è data l’opportunità di suonare gli accordi normali, il secondo può suonare gli stessi accordi chitarra con il capotasto, differenziando quindi il timbro del suono stesso e creando un effetto simile alle doppie voci dei cori.

Molti chitarristi, però, non utilizzano il capotasto mobile poiché sarebbe per loro una semplificazione, ma questo dipende anche dal modo in cui si suona una chitarra. Inoltre il capotasto mobile è molto comodo quando si suonano parti impegnative di canzoni con una chitarra acustica , soprattutto se i pezzi sono composti in tonalità particolari come re bemolle e mi bemolle.

Sicuramente il capotasto presenta delle caratteristiche più importanti di altre come ad esempio la qualità, la densità e la forma del materiale plastico che lo compone poiché esso deve essere in grado di esercitare la giusta pressione sulle corde ma non modificarne il suono ne scordare la chitarra punto altra caratteristica importante è l’elasticità e la buona qualità della molla che non deve premere troppo sulle corde poi che potrebbe rischiare di danneggiarle.

È altrettanto importante sottolineare che il capotasto non deve essere utilizzato come sostituto del barrè.